201602.02
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Risarcimento a 4 precari – Giornale Di Sicilia

     PATTI. Storica sentenza, che molto probabilmente farà giurisprudenza, quella emanata dal tribunale di Patti, giudice del lavoro Mauro Mirenna. Accolti i ricorsi presentati da quattro docenti precari, che prestavano servizio nel comprensorio pattese e nebroideo: hanno ottenuto il risarcimento danni per la reiterazione dei contratti di lavoro a termine stipulati con il Ministero dell’Istruzione.

      Con questa sentenza il tribunale ha accolto la tesi difensiva del loro avvocato Vincenzo La Cava del foro di Messina, il quale da anni sostiene che la reiterazione dei contratti in ambito scolastico è posta «in violazione del dlgs. 368/2001 nonché della direttiva comunitaria 1999/70/CE con i quali viene sancito il divieto di reiterare la durata del contratto, senza giusta causa, per oltre tre anni consecutivi».  A ciò si aggiunga, osserva il legale, che «la superiore direttiva della Comunità europea aveva previsto in caso contrario il risarcimento dei danni in favore del lavoratore stante un’indubbia situazione di differente trattamento tra coloro i quali vengono assunti a tempo indeterminato e quelli invece, come nel caso di specie, a tempo determinato, trattamento diverso non giustificato dalla disuguaglianza della prestazione fornita dai lavoratori, dalle modalità o dalla durata delle stesse che sono identiche pur se regolate da contratti diversi.

     «Si tratta di una sentenza storica – dichiara ancora la Cava – in quanto è la prima volta che un tribunale della provincia di Messina, non soltanto aderisce alle superiori tesi difensive ma sposa anche il recente principio della sentanza europea, secondo cui non deve essere effettuata alcuna disparità di trattamento, condannando il Ministero dell’Istruzione, dell’Univeristà e della Ricerca – ufficio scolastico regionale per la Sicilia – a risarcire il danno, corrispondendo dodici mensilità dell’ultima retribuzione, nonchè scatti di anzianità giuridici ed economici. Inutile sottolineare che si tratta di una sentenza che farà giurisprudenza per tutti quei precari che sino ad oggi hanno visto calpestare i loro diritti, da parte del Ministero, e al contempo possono proporre dei ricorsi purchè siano in possesso di contratti annuali, per alrmeno tre anni consecutivi, per ottenere il risarcimento dei danni in loro favore.

Nel caso in questione, il giudice Mirenna ha riconosciuto, il massimo del risarcimento, che è stato concesso in virtù dell’abusivismo contrattuale e reiterato, da parte del Ministero dell’Istruzione, con un importo di circa 20 mila euro a testa. Pertanto, al fine di eliminare il precariato all’interno della pubblica amministrazione invito tutti i docenti e personale Ata a promuovere i ricorsi per vedersi riconoscere i loro diritti fino ad oggi calpestati dall’amministrazione statale . Inoltre – conclude La Cava – non escludo che possa impugnare le predette sentenze nella parte in cui non viene riconosciuta la trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, come disposto dai giudici di Strasburgo»

Su questa sentenza, ecco il parere del presidente dell’Ordine del Foro di Patti, Elio Leone Aquino: «L’avvocatura è soddisfatta di questa sentenza, che recepisce una direttiva comunitaria. Le norme debbono essere osservate e notiamo quindi con grande piacere che il giudice del lavoro Mirena è particolarmente attento a queste problematiche, per cui mi auguro che farà giurisprudenza e nello stesso tempo portare il tribunale pattese agli onori nazionali».

Articolo on-line: Risarcimento a 4 precari

Fonte: Gds